Gruppi di segnali crittografici, Crittografia
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Le tecniche crittografiche consistono nel rappresentare gli elementi di un messaggio testo in chiaromediante gli elementi di un altro sistema di simboli, alfabeto del codice, ottenendo un messaggio in codice o crittogramma.
Per trasformare un messaggio in chiaro in un crittogramma occorre definire delle regole che determinano una classe gruppi di segnali crittografici trasformazioni. Quella veramente adottata viene individuata dal valore assunto da un parametro detto chiave, sulla cui segretezza si basa la sicurezza del sistema crittografico.
Un codice è un sistema crittografico in cui gli elementi del testo in chiaro sono parole o frasi che vengono sostituite da gruppi di lettere o di cifre, generalmente di lunghezza fissa, mentre un cifrario è un sistema in cui gli elementi del testo in chiaro sono i singoli caratteri. Oggi non è più utilizzato perché estremamente semplice da risolvere.
La diffusione delle tecniche crittografiche nelle corti rinascimentali diede impulso alla generazione, nel periodo dal aldi voluminosi codici nomenclatori, soprattutto per la corrispondenza diplomatica, e fece perfezionare le tecniche di cifratura, soprattutto per le comunicazioni militari. Un semplice metodo di cifratura polialfabetica, proposto da Gruppi di segnali crittografici.
La fortuna di questo metodo dipende dalla sua semplicità, dalla sua variabilità e dalla sua sicurezza. Nelle applicazioni militari, comunque, le difficoltà logistiche, nella distribuzione e variazione delle chiavi, ne limitano la lunghezza e ne rendono obbligatorio il riuso e, pertanto, anche i sistemi polialfabetici non possono considerarsi sicuri.
Sistemi crittografici di questo tipo sono ancora in fase di studio e di sperimentazione al fine di poter comunicare in assoluta segretezza la chiave di un cifrario.
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