Bitcoin fees 21
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A quanto ammontano? Perché sono differenti da moneta a moneta?
A chi vanno? E, soprattutto, dobbiamo necessariamente pagarle? Abbiamo parlato di mining di criptomonete in questo articolo. Se volete, sono analoghi ai costi di commissione che pagate per eseguire un bonifico di valuta fiat.
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Ma concentriamoci sulla transaction fee. Perché, ricordiamo, la rete di Differenza tra bitcoin e mercato azionario e di qualunque altra moneta virtuale si regge bitcoin fees 21 una comunità di utenti che fanno mining. Che impiegano il proprio hardware per risolvere complessi problemi crittografici e, in finale, per aggiungere un blocco alla catena. Alla blockchain.
Quanto detto è alla base del meccanismo di consenso Proof of Work PoW. Maggiore sicurezza, cioè, viene bitcoin fees 21 elevata potenza di calcolo dei miner. I miner, quindi, per garantire funzionamento e sicurezza della rete impiegano ingenti risorse.
Costosi hardware e tanta energia elettrica. E che ci guadagnano? E vincono in termini di transaction fee. Ossia, riscuotono il costo di commissione che ciascun utente ha pagato per inserire la propria transazione nel blocco della catena.
Ricordiamo anche che la block reward diminuisce col tempo. O meglio, rimane costante per un certo numero di blocchi e poi, arrivati ad un certo blocco, si dimezza. Si chiama halving.
Chiaramente, a salvaguardia del profitto del miner, se la block reward cala, la transaction fee è ragionevole che aumenti. Altrimenti il miner perderebbe interesse alla sua attività. E la rete perderebbe potenza.
Ed il meccanismo Proof of Work collasserebbe. Aggiungiamo un altro elemento.
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La transaction fee non è obbligatoria. Nel senso che non è fissata dalla rete, non è parte del codice di funzionamento del Bitcoin, come invece è la block reward.
Il problema, infatti, è che il blocco da aggiungere alla catena ha dimensione limitata. Come la carrozza di un treno: i posti a sedere sono limitati. Se quindi la mancia che concediamo, la transaction fee, è troppo bassa o addirittura zero, i miner assegneranno alla nostra transazione una priorità talmente bassa che, in pratica, non la inseriranno mai nella blockchain. Resterà nel limbo delle transazioni eternamente in attesa di conferma.
Si chiamano mempool. Una coda di attesa dello specifico nodo. In pratica, la mempool mette in attesa le transazioni a più basse transaction fee.
Quelle che i miner giudicano poco convenienti. Addirittura, ciascun nodo accetta nella propria mempool solo transazioni con una minima transaction fee. Le altre neanche le prende in considerazione. Ma soprattutto aumentano con il numero di transazioni che si accalcano nella mempool.